In questo caldo autunno 2020, segnato da temperature elevate e da un virus devastante, ci rincuoriamo delle buone notizie (l’arrivo del vaccino, Biden Presidente …) ma non mettiamo ancora abbastanza Coraggio e Testa nell’affrontare quella che, debellato il virus, resta la nostra sfida principale: la Lotta al Cambiamento Climatico. Il Green Deal Europeo è l’obiettivo da perseguire per guidare l’Europa e il mondo fuori da questo impasse senza precedenti. Lo sostiene fermamente Officina dell’Ambiente, l’azienda di Lomello (PV), che 20 anni fa guidata da persone competenti, determinate e lungimiranti dava prova di come un problema ambientale può trasformarsi in un’opportunità per le persone e per il pianeta.

Officina dell’Ambiente precursore dell’Economia Circolare

Correva l’anno 2000, l’inizio di una nuova era, quando Officina dell’Ambiente presentava al settore della edilizia sostenibile un nuovo esempio di Circolarità e Sostenibilità senza precedenti in Italia e in Europa, per esperienza, dimensioni ed efficacia nel recupero sostenibile. Il sistema di valorizzazione delle scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani, il totale recupero della componente mineralogia e metallica in esse contenute e l’ottenimento di un aggregato artificiale, il MATRIX®, da utilizzare in tutti i settori del Green Building, erano le tre fasi di un modello industriale di recupero sostenibile encomiabile, considerato esportabile e adattabile a tutte le Green Economy europee.

20 anni fa il settore edilizio generava un impatto ambientale elevato tra i più inquinanti a livello Europeo, considerando l’energia complessiva prodotta, l’inquinamento atmosferico e il consumo delle risorse non rinnovabili presenti in natura. Nel frattempo molto è stato fatto, il Green Building ha marciato senza sosta e di pari passo anche Officina dell’Ambiente, che ha dedicato 20 anni alla ricerca e all’innovazione per portare avanti il suo da sempre unico obiettivo. Ovvero, il recupero totale e circolare delle scorie RSU da inceneritore, all’interno di una Circular Economy a tutto tondo, basata sulla tracciabilità della filiera e la sostenibilità dei prodotti finali.

Negli stabilimenti di Lomello (PV) e Conselice (RA), Officina dell’Ambiente interpreta in modo innovativo, unico in Italia e in Europa, questo trend economico attraverso un concetto: il Matrix Circle. Una filiera tracciata che ricalca i principi virtuosi dell’Economia Circolare: che devia il percorso dalla produzione del rifiuto domestico di tutti i giorni alla generazione delle scorie attraverso l’incenerimento, verso il trattamento della scoria negli impianti specializzati finalizzato al riutilizzo in cicli produttivi di manufatti per l’edilizia e per i progetti di Green Building.

Celebriamo 20 anni di impresa sostenibile

Per noi di Officina dell’Ambiente la sostenibilità è un percorso continuo di ricerca e di miglioramento che parte da un sistema avanzato di gestione ambientale dei nostri stabilimenti ed arriva ai nostri prodotti, progettati in sinergia con i nostri End-User. Forniamo idee, innovazione, competenza tecnica, consapevolezza applicativa ed ambientale, oltre a un reale valore economico in sostituzione delle materie prime naturali. Le nostre attività sono espressione di un disruptive model unico nel suo genere in Europa: una metodologia innovativa di recupero circolare delle scorie da incenerimento che raggiunge il 99,4%.

La nostra modalità operativa e i nostri impianti industriali permettono di valorizzare al massimo la frazione mineralogica riutilizzabile delle scorie, in maniera totalmente controllata e tracciata, recuperando con grande efficienza e selettività anche tutti i tipi di metalli contenuti.

In 20 anni Officina dell’Ambiente ha prodotto e avviato al recupero più di due milioni e mezzo di tonnellate di Matrix, che in termini ambientali significa oltre tre milioni di tonnellate di scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani “non” smaltita in discarica e circa un milione di metri cubi di inerti naturali “non” escavati. Un contributo reale in 20 anni alla riduzione dell’emissione di CO2 da parte della filiera industriale dell’edilizia.